Ieri le particelle di santità presenti in Piazza San Pietro hanno raggiunto un picco massimo mai registrato prima.
L’aria era pervasa da questo divino afrore che è penetrato nei presenti donandogli meravigliose sensazioni.
C’è stato chi ha pianto, chi ha sorriso estasiato, chi ha sentito scendere su di lui una pace profonda.
Naturalmente solo le anime più pure, solo le persone più vicine alla santità hanno goduto di quel senso profondo di pace, di perdita della coscienza proprio di chi è in piena comunione con Dio.
Il più colpito da questa malia è stato il nostro presidente del consiglio. Lui era presente con il corpo ma la sua anima dialogava con tutti i santi.
Avvolto da un aurea che si può definire mistica è stato l’uomo che in quel momento si è più avvicinato al defunto Papa Giovanni Paolo II.
E’ mancato un pelo che la congiunzione non avvenisse in maniera definitiva. Il defunto Papa stava per prenderselo per sempre.
Provvidenziale è stato il calcio sferratogli negli stinchi dal Presidente Napolitano che era al suo fianco.
Grazie a quel colpo Silvio Berlusconi ha smesso di ronfare, si è svegliato e , con la massima disinvoltura ha chiesto dove si trovava.
http://youtu.be/z-E7KuO-HXU
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