Delizioso il comportamento di Berlusconi nei confronti dei suoi ministri-dipendenti.
I meschini, peraltro ben pagati e gratificati con un potere che non è giustificato dai meriti personali, devono essere sempre pronti a rispondere alle chiamate del Boss. In qualsiasi momento, anche se fossero al cesso, devono scattare come bravi soldatini.
Perciò oramai il fatto che un ministro sia convocato da Berlusconi e dal gruppo di legali che sta lavorando alacremente, per tamponare i problemi giudiziari del padrone e fregandosene di ogni pudore usi la sua carica per interessi privati, non scandalizza più nessuno.
In mezzo a noi è stata fatta calare un apatia che ci rende in qualche modo complici di questo decadimento morale.
E’ in questo contesto che trovo non strana l’assenza di stupore per l’uso scorretto, a fini privati, del ministro Alfano chiamato urgentemente ad Arcore per avere istruzioni sulle mosse necessarie per far approvare una legge “Ad Hoc”.
Nella sua impudicizia amorale Berlusconi non trascura le minacce e precisa che se le leggi non andassero a buon fine “Ci sarebbero conseguenze per tutti”
Una sola cosa mi consola ed è costituita dal fatto di poter vedere un uomo, dal potere quasi infinito,
con un ansia addosso e il culo tremolante che non gli dà respiro.