Non ci sono dubbi c’è in atto una ricaduta. Come negli anni 90 Milano è tornata ad essere la Capitale Amorale d’Italia.
La corruzione ha magari affinato i metodi, non è più ostentata come ai tempi del Craxismo ma è molto più attiva e deleteria.
Il monarca assoluto siede indiscusso sul suo trono e muove i suoi faccendieri su tutto lo scacchiere.
Si è appena fatto restaurare la sua reggia al trentunesimo piano del Pirellone facendo spendere ai contribuenti la modica cifra di 5,2 miloni di euro, solo il doppio del preventivo.
Come dicevamo la corruzione dilaga ed è diventata la norma.
Oggi per il ceto Alto-Corruttivo se non hai un po’ di conti cifrati alle Cayman non sei nessuno. Se non puoi vantare certe conoscenze, che ti consentono di praticare illecite scorciatoie, puoi andà a ciapp’i ratt.
Ma è nell’intreccio perverso tra politica ed affari che Milano esprime il peggio di sé.
La possibilità di incontrare un grosso costruttore, che non sia in “Buoni rapporti” con chi di dovere, è uguale alla probabilità di incontrare un esquimese ai tropici.
Una città malata, malsana nell’ambiente, sempre più invivibile a causa dell’avvelenamento dell’aria una città malsana nella Sanità tanto vantata da Suor Celeste Formiconi.
Fare l’elenco dei santi ai quali sono dedicate le varie cliniche private impelagate in atti di corruzione può assomigliare ad un rosario. La differenza è che queste litanie non mondano affatto dai peccati.
Il fiume di soldi che potrebbe essere usato per dare soluzioni positive all’economia e che invece finisce nelle tasche dei padroni di queste cliniche è sempre in piena.
Mi limito a citare i casi più clamorosi.
San Raffaele, dove è stato amorevolmente curato Berlusconi, 3 milioni di euro – San Carlo, 1,6 – San Pio X, 5 – San Siro, 3 – San Giuseppe, 3 – La Santa Rita ha già restituito 14 milioni.
E’ intervenuta la magistratura ed ha scoperto queste truffe. La regione, che è quella che pagava, non si è mai accorta di nulla.
Questo per il momento è tutto, ma purtroppo ci sono molti altri capitoli da scrivere.
Non è strano che la Lega si scateni contro chi, magari per bisogno, ruba un’ etto di prosciutto al supermercato e non si accorga per niente di tutto questo?
Lo stupore cresce quando si pensa che i fatti citati sono accertati e di dominio pubblico.
Loro proseguono con le ronde e le gare di rutti mentre Milano e tutto il resto finisce a puttane!