Lanterna verde.
Notizie dalla Liguria Padana.
Genova. All’alba sono riprese, sulle colline alle spalle della città, le ricerche della ronda dispersa nella tormenta di neve scatenatasi ieri.
Intervistata da un nostro inviato la moglie di uno dei componenti la pattuglia ha dichiarato:” Io glielo avevo detto, Bacciccia stattene a casa, il tempo è brutto, tu sei un po’ zoppo dove belin vai!”
Passiamo ad un altro argomento. Prosegue, riscuotendo notevole successo presso la folta colonia di Senegalesi, l’attività della Ronda Gay Padani nei vicoli del centro storico.
Adesso una nota meno positiva.
Purtroppo protagonista ancora una volta è la Ronda Varazze Verde incappata in un spiacevole incidente.
Alle undici di sera i carabinieri del locale comando, allertati dalle telefonate preoccupate di molti cittadini, hanno tradotto in caserma i componenti della Ronda, sorpresi a percuotersi violentemente nei giardini del lungomare.
Interrogati si sono giustificati con il fatto che siccome la loro zona d’azione è la Riviera e come è noto in Riviera non fa mai freddo, loro, incautamente avevano indossato la divisa estiva composta da, una canottiera , una camicia, il foulard verde d’ordinanza, un paio di bermuda ed i sandali.
Dopo un po’, semi assiderati dalle violente e gelide raffiche di tramontana, per riscaldarsi un po’ non avevano trovato di meglio che prendersi a schiaffi fra di loro sperando così di attenuare quei brividi di freddo che gli percorrevano la schiena.
E adesso due note liete.
Ieri pomeriggio il nostro gazebo antimoschea ha ricevuto la gradita visita dell’onorevole Borghezio il quale nel complimentarsi con i componenti il presidio ha rilasciato la seguente dichiarazione:”Cosa è che vogliono questi marocchini! Io con i loro minareti mi ci pulisco il culo!”.
Le emorroidi dei presenti sono state scosse da un brivido.
Oggi, alle ore 18 gli alpini dislocati per mantenere l’ordine e la sicurezza in città, approfittando della abbondante nevicata daranno vita, sci ai piedi, ad una gara di slalom lungo la discesa di via XX settembre. La cittadinanza è invitata ad assistere alla manifestazione.
Terminiamo lanciando il nostro tradizionale slogan:” Cassuela, cassuela, Buridda, buridda!”
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