I sommovimenti che stanno scuotendo molti paesi del Nord-Africa si stanno allargando a macchia d’olio e praticamente si è creata una situazione che, è facile presagire, cambierà, in maniera radicale l’assetto di poteri che da decine d’anni esercitano delle forme di dittatura.
Oggi il paese al centro della rivolta è la Libia di Ghedafi e la faccenda mi sconcerta perché pensavo che, grazie ai proventi dati dal petrolio i libico avesse assicurato un minimo di benessere al paese facendo così in modo da tenerlo calmo, diciamo anestetizzato.
Evidentemente molti, troppi aspetti della sua imbecillaggine hanno esasperato la popolazione che ha deciso di dire basta.
La ribellione divampa e pare che Ghedafi preso dalla fifa abbia pensato bene di prendere la stessa via dei molti Nordafricani che arrivano sulle nostre coste.
Naturalmente ha usato un mezzo un po’ più comodo, invece di un peschereccio si è imbarcato su di un panfilo di 65 metri.
La sua è stata una scelta ponderata, è noto a tutti che il suo miglior amico sia Silvio Berlusconi capo del governo Italiano. Insomma la sua è stata una scelta che offriva ampie garanzie.
Perciò quando il suo panfilo è stato intercettato dalle motovedette Italiane senza alcun timore ha solennemente dichiarato:”Sono Muhamar Ghedafi, comunicate subito al mio amico Berlusconi che sto arrivando in Italia e chiedo la sua ospitalità”.
Il Comandante si è messo subito in contatto con Palazzo Chigi e da Berlusconi ha ricevuto una risposta inaspettata:”Ghedafi?, Ghedafi chi? Io non conosco nessuno con quel nome! Non voglio sapere altro, già una volta ho fatto un favore alla nipote di Mubarak e sono finito nelle merda fino al collo! Rimandatelo indietro e se oppone resistenza affondatelo!”
Questo fatto increscioso dimostra sempre di più che in politica non esiste amicizia e che Silvio Berlusconi è uno spacciatore di Menzogne.