Egregio Sig. Giudice.
Sono MassimoTartaglia l’autore del lancio della statuetta che ha ferito il nostro capo di governo.
Sono pentito per l’azione commessa,vorrei non averla mai compiuta.
Però credo di avere il diritto di spiegare i motivi che mi hanno condotto ad attuare questo insano gesto.
Io non appartengo a nessuna formazione politica, tuttavia alle ultime elezioni ho votato per il centro sinistra.
Questo ritengo che sia un mio diritto e che il compimento di questo diritto abbia autorizzato Berlusconi Silvio a darmi del coglione senza nemmeno conoscermi.
Da venti mesi, tutti i giorni, in tutti i Tg il Berlusconi se la prende con me sostenendo che sono Comunista, , che sono una spia del Kgb complice di efferati delitti.
Signor Giudice le affermazioni del Berlusconi sono false.
Io non ho MAI avuto a che fare con quelle organizzazioni.
Il premier continua a prendermi beffardamente in giro. Un giorno mi promette che mi abbasserà le tasse, un altro che mi toglie l’IRAP, l’altro ancora che mi darà finanziamenti agevolati.
Di fatto di tutte le promesse fatte non ne ha mantenuto NESSUNA!
In più i suoi ministri, forse per imitarlo, non ci risparmiano offese e brutte parole.
Sarà d’accordo anche Lei che non è un bel modo di comportarsi.
Perciò pur meritando una punizione, siccome i cittadini Italiani TUTTI, sono uguali davanti alla legge, Le chiedo solo di essere trattato come lui, di essere processato quando sarà processato lui
Distinti saluti Tartaglia Massimo.