Ogni tanto dall’Avvenire, il quotidiano dei vescovi si eleva una flebile e pudica voce che, con estremo tatto osa, Dio li perdoni, parlare delle vicende vergognose del Puttaniere.
Ohibò il capo del governo ha un comportamento riprovevole, il suo esempio è causa di comportamenti deviati da parte della gioventù.
I guardiani della morale, coloro che sono sempre pronti ad insorgere contro qualsiasi legge che CONSENTE alla donna la possibilità di essere lei a decidere del proprio corpo e della propria vita.
Coloro che in maniera pretestuosa riescono ad identificare come esseri umani degli ovuli e sono subito pronti a lanciare contro di esse l’accusa di essere delle matricide, con una riluttante cadenza mensile, lanciano il loro pudico anatema per condannare il comportamento del premier.
Il malloppo che questo governo dispensa in varie maniere al Vaticano è troppo importante per chi, pur avendo fatto voto di povertà , si adorna di gioielli e veste Prada.
Le mille leggi, le mille esenzioni consentono di chiudere un occhio su quel sozzone che commette, con il suo modo di vivere, peccati a raffica.
Le schiere di uomini politici che, invece di vivere la propria fede come un fatto personale, non esitano a sventolarla ai quattro venti purchè sia portatrice insana di voti, rimangono umili servi muti e per questi fatti vergognosi non solo non emettono un solo fiato di condanna ma si affannano in una rincorsa tesa alla giustificazione del fornicatore puttaniere.
Gasparri, solo per citarne uno, tutti i giorni ci ricorda il suo impegno deciso, preciso, inderogabile, teso a osteggiare l’uso della pillola. Ma delle pillole che usa quell’orrendo vecchietto, tutto plastica , fard e liposuzioni per riuscire, grazie ai suoi soldi e al suo potere, ad avere rapporti sessuali con minorenni che potrebbero essere sue nipoti Gasparri non ne parla. Il Padrone non porta Pena anche se usa il Pene.