Oggi assistiamo alla scrittura di una pagina nera. Nera per la democrazia. Nera per la giustizia, ma soprattutto nera per la nazione italiana.
Non è il caso di darsi alle iperbole – Non è la giornata PIU’ NERA.
E’ solamente una giornata che ci mette davanti, senza possibilità di distrazioni, al fatto che siamo un popolo di sudditi.
Non è che in questi anni gli esempi siano mancati. I momenti di indignazione o di vergogna non ce li siamo fatti mancare, non provo nemmeno ad accennarne qualcuno perché sarebbe solo una perdita di tempo.
Siamo sudditi proni al cospetto di un re che abbiamo deriso, non senza motivo tanto si rendeva ridicolo. Qui sta forse la gravità della faccenda. Abbiamo porto le chiappe del culo riverenti ad un personaggio che non è nemmeno passabile.
Eppure è la lettura delle motivazioni del processo Mills che ci dà la misura della nostra sudditanza.
E perche’ non cominci a prendere le distanze dicendo chiaro che siamo sudditi per volonta’ altrui? Capisci che siamo costretti a subire questo “coso” per colpa di una marea di decorticati? Il “coso” sta facendo collezione di condanne, fra tre anni (o due) raggiungera’ l’eta’ per non finire dentro, a 75 anni i reati si scontano ai domiciliari, con Ghedini, vedrai che ce la fara’.
Sono fuori dalla pelle, ha iniziato un’altra crociata contro la magistratura.
Versiamo in uno stato pietoso. Berlusconi fa digerire a tutti le sue menzogne e la gente non riflette nemmeno per un minuto che se ci fosse in atto un complotto della magistratura, considerando che anche l’avvocato Mills sarebbe vittima di questa congiura, la stampa internazionale ci spellerebbe vivi.