Questi sono momenti particolarmente imbarazzanti per il centro-destra.
Il precipitare della crisi economica e la manifesta incapacità di questa accozzaglia che forma il nostro governo e la loro complicità con gli evasori ed i privilegiati ha messo il paese con le spalle al muro.
E siccome la storia non fa sconti oggi, con un notevole imbarazzo e molte contraddizioni, Berlusconi e C. devono sperare nell’intervento della Cina che pare sia intenzionata ad acquistare i nostri malandati Btp.
Sono certo che se ci sarà una trattativa Berlusconi si guarderà bene dal ricordare come un tempo amasse raccontare che i cinesi bollivano i bambini per ricavarne concime. Anzi credo che, con una certa riluttanza sarà costretto ad ammettere che i bolliti siamo noi.
Anche Tremonti che scagliava fulmini e saette contro la Cina, reclamava dazi e restrizioni nei loro confronti e scriveva libri di fuoco contro di loro, troverà particolarmente umiliante e penoso dover supplicare il loro intervento.
Non parliamo poi della Lega che nella polemica contro la Cina non ha mai smesso di fare la voce grossa e oggi è costretta a scodinzolare con coda fra le gambe.
Particolarmente interessante e comica sarà la reazione del leghista Zaia che poco tempo fa, come governatore del Veneto, ha festeggiato in pompa magna la riconquista di un locale che, dopo essere diventato un ristorante cinese, era ritornato ad essere un osteria veneta.
Zaia, che ha festeggiato la nostra rimonta, chissà come è contento oggi nel sapere che i cinesi, su supplica del governo italiano, si apprestano ad acquistare una parte dell’Eni e della Finmeccanica.
Questa volta sarà proprio il caso che il suo celebre dito medio Bossi se lo infili dove avrebbe dovuto infilarselo da tempo.