Dalle recenti indagini sui ricatti operati da fotografi senza scrupoli, i quali, tendendo agguati ai Vip, quando riuscivano a fotografarli in situazioni imbarazzanti gli estorcevano, ricattandoli, cifre esorbitanti.
A questo proposito è emerso che anche il premier Silvio Berlusconi, certamente uno dei bocconi più ambiti dai paparazzi, è stato centrato dagli obiettivi in un momento veramente delicato e intimamente privato.
Pare che questi scatti siano così compromettenti da poter addirittura far segnare la fine della carriera politica del capo del governo.
Berlusconi, pur nella malasorte, ha avuto la fortuna di avere come dipendente Alfonso Signorini il noto direttore del settimanale “CHI”che, molto spesso, si trova al centro di questo immondo commercio, in quanto come è noto rappresenta un punto di riferimento per questi individui.
Naturalmente il Signorini ha immediatamente avvertito il Premier della manovra in atto ed è stato possibile correre ai ripari.
Allertate, grazie al ministro Maroni le forze dell’ordine hanno teso un agguato ai
malviventi e sono riuscite a sequestrare i negativi oggetto del ricatto.
Tutto sarebbe finito nel migliore dei modi se non ci fosse stato il tradimento del giardiniere della Villa di Arcore, il noto Pier Piero il quale, ci ha fatto pervenire parte del materiale che, in nome della libertà d’informazione, r
endi
amo pubblic
o.