Caro Roberto, sono un simpatizzante del movimento fin dai primi tempi della sua fondazione.
Pensa che quando l’Umberto seguiva ancora il corso di Radio Elettra io ero già un suo ammiratore.
Pontida era ancora un prato normale e Calderoli non se lo sognava nemmeno di andare in giro con il maiale a guinzaglio.
Pensa che il Bossi ha tirato fuori lo slogan “Roma Ladrona!” si è ispirato a me che, più modestamente, andavo in giro a gridare “A Roma si Rubacchia!”
Naturalmente ho partecipato con entusiasmo, sul Monviso dove sorge il nostro sacro fiume Po, alla annuale cerimonia della Sacra Ampolla. A questo proposito devo dire che più che, a fiumi scorreva la grappa.
Del Po, durante una cerimonia Celtica, ho bevuto le sacre acque che mi hanno purificato a fondo, pensa che ho cagato sciolto per dieci giorni. Comunque dopo due scatole di Imodium mi sono ritrovato con l’intestino lindo e l’animo più pugnace di prima.
Però la tua dichiarazione di ieri di mettere la croce sul TRICOLORE mi ha messo in serie difficoltà.
Io seguendo, a suo tempo, le direttive dell’Umberto con quella bandiera mi ci sono pulito il culo e poi, Sempre Fedele alla linea, la mostravo con orgoglio a parenti e conoscenti, i quali a dire il vero non è che gradissero molto.
Oggi tu mi dici che su quella bandiera dovremmo mettere la croce.
Confesso di essere un po’ sconcertato ma sono pronto ad adeguarmi, però, tu che sei ingegnere, dovresti darmi un consiglio. Siccome devo lavarla cosa mi consigli?
Bastano i 30 gradi o bisogna lavarla a 60 con candeggio?