Proseguendo la cronaca di quella riunione del governo che si è rivelata,nella sua prima parte piuttosto burrascosa bisogna dire che il proseguo è stato molto proficuo.
Infatti quando il ministro Scajola ha aperto la discussione sull’opportunità di costruire dodici centrali nucleari il dibattito si è acceso franco e cordiale.
Il ministro Brunetta, grande , ha sostenuto che l’originale pensata di installare centrali nucleari era ottima e lui aveva già individuato il sito dove piazzarne un paio, una ad Imperia e l’altra a San Remo.
Scajola veramente, pur apprezzando l’adesione di Brunetta, è apparso un po’ perplesso sulla zona scelta. Questa perplessità pare che sia dovuta al fatto che lui abita da quelle parti.
Berlusconi, che non è un pirla, ha capito subito che aria tirava e ha voluto precisare chi lui ne avrebbe ospitato volentieri un paio nella zona di Arcore ma purtroppo la cosa non è fattibile perchè Bertolaso gli ha riferito che la zona è a grosso rischio sismico.
Bossi ha preso la parola e ha sostenuto una tesi, a suo parere validissima.” Costruiamone una sul Vesuvio e un altra sull’Etna. So benissimo che sono zone poco adatte però ci offrono una compensazione. Se per caso scoppiano i due vulcani avremmo sì il danno di perdere le centrali, ma in compenso ci toglieremmo dalle balle sia Napoli che Catania.”
Alfano, da fine ragionatore quale è si è pronunciato subito a favore e illustrando i vantaggi dell’operazione ha fatto presente che sul territorio esistono due ditte denominate Camorra e Mafia che sarebbero già in grado di aggiudicarsi i relativi appalti.
P.S. La terza parte di questa riunione sarà descritta prossimamente.
Briccone dice:” Mi sarebbe più facile credere in Dio se lui depositasse 100 milioni di €uro sul mio conto corrente!”